Nella commedia di Shakespeare “Il Doma di Bisbetica,” la focosa Caterina, nota per la sua lingua affilata e spirito indipendente, trova pane per i suoi denti nel temerario corteggiatore Petruccio. Mentre i pretendenti si accapigliano per la mano della riservata sorella di Caterina, Bianca, Petruccio intraprende una sfacciata missione per “domare” Caterina. Ambientato nello scenario del Rinascimento italiano, questo vivace dramma esplora le dinamiche burrascose del corteggiamento e gli estremi comici che alcuni sono disposti a sopportare per amore, mettendo in discussione le nostre percezioni su romanticismo, relazioni e aspettative sociali.
Informazioni di Base sul Dramma
- Titolo del Dramma: Il Doma di Bisbetica
- Autore/Drammaturgo: William Shakespeare
- Data di Pubblicazione: Si ritiene sia stato scritto tra il 1590 e il 1592. La data di pubblicazione esatta è incerta, ma è incluso nel Primo Folio del 1623.
- Lingua Originale: Inglese
- Genere: Commedia
- Forma e Struttura: Dramma in cinque atti
- Ambientazione: Le città italiane di Padova e Verona durante il Rinascimento.
- Temi: Ruoli di genere, matrimonio, dinamiche di potere, aspettative sociali.
- Mezzo di Pubblicazione: Originariamente pubblicato come quarto agli inizi del XVII secolo e successivamente incluso nel Primo Folio delle opere di Shakespeare nel 1623.
Sommario in una Frase
In un vortice di arguzia e forza di volontà, Petruccio cerca audacemente di “domare” la fiera Caterina, immerso in un contesto di romanticismo e rivalità rinascimentali.
Sommario Dettagliato di “Il Doma di Bisbetica”, Atto per Atto
Atto I: Corteggiatori e Intrighi
Nella vivace città italiana di Padova, il benestante anziano Baptista ha due figlie: la più giovane, Bianca, è dolce e ambita da numerosi corteggiatori, mentre la più grande, Caterina, è di lingua affilata e ribelle, guadagnandosi la fama di “bisbetica”. Baptista dichiara che nessuno può corteggiare Bianca finché Caterina non sarà sposata, una condizione che sgomenta i corteggiatori di Bianca. Entra in scena Lucentio, un giovane di Pisa, che si innamora all’istante di Bianca appena la vede. Per avvicinarsi a lei, escogita un piano: si travestirà da precettore di nome Cambio per darle lezioni private, mentre il suo servo Tranio assumerà l’identità di Lucentio per corteggiarla apertamente. Nel frattempo, Hortensio, un altro pretendente di Bianca, architetta un piano simile, decidendo di travestirsi da maestro di musica.
Atto II: La Sfida di Petruccio
Petruccio, un giovane sfrontato di Verona, arriva a Padova alla ricerca di una moglie facoltosa. Il suo amico Hortensio lo informa su Caterina e, nonostante la sua reputazione, Petruccio non si lascia scoraggiare, vedendolo come una sfida. Risolve di corteggiarla e “domarla”. Quando Petruccio e Caterina si incontrano per la prima volta, il loro scambio è un vivace duello di arguzie. Nonostante la resistenza di Caterina, Petruccio informa con sicurezza Baptista della sua intenzione di sposarla e negozia una dote generosa. Nel frattempo, il travestito Tranio (come Lucentio) e il vecchio pretendente Gremio fanno offerte per la mano di Bianca, con Tranio che supera le offerte di Gremio. Tuttavia, Baptista richiede una garanzia nella forma del consenso e della presenza del padre di Lucentio.
Atto III: Lezioni e un Matrimonio Caotico
Il travestito Lucentio (come Cambio) e Hortensio (come il maestro di musica) iniziano le loro lezioni private con Bianca. Entrambi cercano di conquistarla durante le sessioni, ma è chiaro che Bianca preferisce Lucentio. Altrove, Petruccio arriva in ritardo al proprio matrimonio, vestito in modo assurdo, lasciando sbigottiti tutti i presenti. Il suo comportamento non convenzionale prosegue durante tutta la cerimonia, incluso colpire il prete. Dopo il matrimonio, afferma ulteriormente la sua dominanza negando a Caterina il tradizionale banchetto nuziale e portandola immediatamente nella sua casa a Verona.
Atto IV: Il “Doma” di Caterina
Nella dimora di Petruccio, inizia il serio “doma” di Caterina. Le viene negato cibo, sonno e persino nuovi vestiti, tutto sotto il pretesto della cura e preoccupazione di Petruccio per lei. La contraddice e la sfida ad ogni passo, erodendo la sua resistenza. Nel frattempo, a Padova, Tranio (ancora travestito da Lucentio) si rende conto che hanno bisogno di qualcuno per impersonare il padre di Lucentio per assicurare a Baptista la dote di Bianca. Arruolano un pedante di passaggio (o studioso) per svolgere il ruolo. Alla fine di questo atto, il vero Lucentio e Bianca fuggono segretamente.
Atto V: Rivelazioni e Risoluzioni
Nell’atto finale emergono molteplici rivelazioni e risoluzioni. Il pedante, impersonando il padre di Lucentio, incontra Baptista e sancisce l’accordo matrimoniale. Tuttavia, quando il vero Vincentio, padre di Lucentio, arriva a Padova, scoppia la confusione. Le maschere vengono finalmente tolte e viene alla luce il matrimonio segreto tra Lucentio e Bianca. Vincentio è inizialmente furioso ma alla fine dà la sua benedizione. La commedia si conclude con un banchetto in cui Petruccio, fiducioso nel suo “doma” di Caterina, scommette con Hortensio e Lucentio su quale delle loro mogli sia la più obbediente. Con stupore di tutti, è Caterina a dimostrarsi la più docile e pronuncia un discorso sui doveri di una moglie, consolidando il trionfo di Petruccio nella loro battaglia di arguzie e volontà.
Info Aggiuntive, Curiosità, Approfondimenti e Altro
Descrizione dei Personaggi Principali
Caterina (Kate)
La “bisbetica” titolare della commedia. È la figlia maggiore di Baptista ed è conosciuta per il suo spirito tagliente, il temperamento focoso e la riluttanza a sposarsi. Nel corso della commedia, subisce una trasformazione, soprattutto sotto l’influenza di Petruccio.
Petruccio
Un audace e sicuro di sé gentiluomo da Verona alla ricerca di una moglie benestante. Decide di sposare Caterina e “domarla”. I suoi metodi sono fuori dagli schemi e utilizza tattiche psicologiche per affermare la sua supremazia su Caterina.
Bianca
La figlia minore di Baptista, è l’opposto di Caterina: dolce, gentile e molto corteggiata da diversi pretendenti. Rispetto a sua sorella, è più tradizionale e accomodante.
Lucentio
Un giovane proveniente da Pisa che si innamora di Bianca a prima vista. Per avvicinarsi a lei, si traveste da tutore di nome Cambio, mentre il suo servo Tranio assume la sua identità per corteggiarla.
Tranio
Il servitore astuto e leale di Lucentio. Assume l’identità di Lucentio come parte del loro piano per conquistare la mano di Bianca. Gioca un ruolo significativo nella sottotrama che coinvolge i pretendenti di Bianca.
Baptista Minola
Il padre benestante di Caterina e Bianca. È determinato a far sposare Caterina prima di permettere a Bianca di farlo, dando così il via alla trama principale.
Hortensio
Uno dei pretendenti di Bianca. Si traveste da maestro di musica per avvicinarsi a lei. In seguito, sposa una vedova dopo aver capito di non poter conquistare Bianca.
Gremio
Un pretendente più anziano che concorre per l’affetto di Bianca. È spesso in contrasto con gli altri pretendenti ed è alla fine superato da Tranio (travestito da Lucentio).
Contesto Storico
Nel cuore dell’Inghilterra elisabettiana, le norme e le aspettative sociali stavano subendo cambiamenti sottili. Sebbene i matrimoni fossero ancora in gran parte transazioni volte a consolidare ricchezza o status, lo spirito del Rinascimento stava introducendo nuove idee su individualismo e relazioni umane.
La “Bisbetica domata” di Shakespeare è un prodotto di quest’epoca trasformativa. La pièce, con il suo intricato gioco di potere, amore e ruoli sociali, riflette le percezioni in evoluzione del matrimonio e della dinamica di genere dell’epoca, offrendo sia un riflesso che una critica dello spirito culturale del tempo.
Accoglienza ed Evoluzione
Epoca Elisabettiana
Alla sua prima uscita, “La Bisbetica Domata” fu un grande successo tra il pubblico elisabettiano. Gli spettatori si deliziavano degli elementi comici e dei duelli verbali animati tra Caterina e Petruccio. I temi della pièce, in linea con le norme sociali dell’epoca, evidenziavano ruoli ben definiti per le donne e aspettative chiare riguardo al matrimonio.
Interpretazioni Moderne
Con il passare dei secoli e la trasformazione delle visioni sociali sui ruoli di genere, l’accoglienza della pièce ha subito cambiamenti significativi. Tra il XX e il XXI secolo, ha affrontato sia critiche che reinterpretazioni.
Critiche Contemporanee
Il pubblico moderno si trova spesso in disaccordo con la rappresentazione della pièce della dinamica di genere. Alcuni la vedono come un problematico avallo della dominanza maschile, mentre altri la considerano un commento satirico sulle norme sociali.
Adattamenti e Reinterpretazioni
Questa prospettiva in evoluzione ha dato vita a varie reinterpretazioni, ciascuna riflettendo l’ottica unica della sua epoca. Queste reinterpretazioni fungono da testimonianza della rilevanza duratura della pièce e della natura in continua evoluzione della comprensione sociale.
Scelte Lessicali e Dizione
La “Bisbetica Domata” di Shakespeare è scritta in inglese moderno antico, mescolando una dizione sia formale che colloquiale tipica dell’epoca elisabettiana. Sebbene il linguaggio possa apparire arcaico ai lettori moderni, è ricco di connotazioni e significati stratificati. Il termine “bisbetica,” ad esempio, incapsula la visione sociale di una donna litigiosa, dando il tono al tema centrale della pièce. Nonostante la sua età, l’uso che fa Shakespeare di metafore, giochi di parole e arguzia offre un’immersione profonda nelle norme sociali del suo tempo, garantendo l’attrattiva linguistica e storica duratura della pièce.
Confronto con Altre Opere
La “Bisbetica Domata” di Shakespeare si affianca ad altre sue commedie, come “Molto Rumore per Nulla” e “La Dodicesima Notte,” nell’esplorazione dell’amore, dell’identità e delle norme sociali. Tuttavia, mentre opere come “La Dodicesima Notte” indagano la fluidità del genere e le complessità dell’amore attraverso travestimenti e identità erronee, la “Bisbetica Domata” offre un confronto più diretto dei ruoli di genere e delle dinamiche di potere nel matrimonio.
A differenza delle risoluzioni romantiche trovate in “Sogno di una Notte di Mezza Estate,” dove la natura caotica dell’amore viene celebrata, la “Bisbetica Domata” si conclude con una più controversa affermazione della gerarchia coniugale. Tuttavia, come tutte le opere di Shakespeare, rimane una riflessione sui valori e i dibattiti sociali del suo tempo, presentati con la caratteristica arguzia e maestria linguistica del Bardo.
Altri Fatti Interessanti
- Storia delle Rappresentazioni: “La Bisbetica Domata” è una delle opere di Shakespeare più frequentemente messe in scena, mantenendo la sua popolarità dall’epoca elisabettiana ai giorni nostri.
- Materiali di Partenza: La pièce potrebbe essere stata ispirata da racconti e opere più antiche su mogli ribelli che vengono “addomesticate.” Esiste anche una pièce precedente intitolata “L’Addomesticamento di una Bisbetica” che presenta similitudini, ma il rapporto tra le due opere rimane un argomento di dibattito.
- Scena d’Introduzione: La pièce inizia con un “prologo” o dispositivo di incorniciatura che coinvolge un ciabattino ubriaco di nome Christopher Sly. Questa scena è spesso omessa nelle rappresentazioni moderne.
- Adattamenti: La pièce ha ispirato numerosi adattamenti in diversi media, tra cui il famoso musical “Baciami, Kate” e il film del 1999 “10 Cose che Odio di Te.”
- Interpretazioni Alternative: Alcune produzioni moderne hanno scelto di interpretare la pièce come una farsa o addirittura come un sogno, cercando di affrontare le dinamiche di genere controverse in modo più accettabile per il pubblico contemporaneo.
- Visioni Elisabettiane: Sebbene le dinamiche di genere della pièce possano risultare sconcertanti per il pubblico moderno, sarebbero state meno controverse nell’epoca elisabettiana, dove “l’addomesticamento” sarebbe stato visto come Petruchio che aiuta Katherina ad adattarsi alle norme sociali.
- Ruoli Femminili: Come in tutte le opere di Shakespeare, i ruoli femminili, compresi Katherina e Bianca, sarebbero originariamente stati interpretati da giovani attori maschi nell’epoca elisabettiana.
Il Mio Tocco Personale
Il “La Bisbetica Domata” di Shakespeare è una sfacciata sberla ai sensi di colpa della modernità. Una storia di manipolazione e ruoli di genere antiquati, è o un capolavoro satirico o un relitto imbarazzante. Shakespeare sta prendendo in giro le norme sociali o sta veramente promuovendo la misoginia?
Era Shakespeare avanti per i suoi tempi o semplicemente un prodotto di essi? Tuffatevi nel dibattito qui sotto! È “La Bisbetica Domata” un manifesto femminista in incognito o un incubo maschilista?
Condividete le vostre opinioni infuocate e facciamo un po’ di polemica! 🎭🔥👠
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